FAQ - Domande frequenti

Prima di contattarci, si prega di leggere le nostre FAQ

Quali prodotti o servizi possono essere registrati presso la Vegan Society?

Qualsiasi tipo di impresa che rispetti lo standard della Vegan Society può richiedere la registrazione dei propri prodotti e servizi.

Produttori, rivenditori, fornitori, ristoratori nei campi del food, delle bevande, dei prodotti cosmetici, sanitari, ecc. possono beneficiare della crescente richiesta sul mercato di prodotti e/o servizi di origine controllata vegana.

Non tutti i miei prodotti sono vegani, come posso fare?

Non c’è nessun problema: la registrazione è relativa al prodotto, non alla società.

Ovviamente dovranno essere garantite tutte le misure per il controllo della contaminazione crociata, ma in questo modo, tutti i prodotti idonei possono essere registrati e certificati.

Non voglio / non ho la possibilità di cambiare il packaging o le etichette del mio prodotto

Il marchio vegan è un ottimo segnale da apporre sul vostro prodotto per attirare potenziali acquirenti, ma non è obbligatorio utilizzare il logo di Vegan Society e di Certification Europe per poter beneficiare della registrazione. Tuttavia, ricordare che lavorare con noi è un ottimo metodo per poter far risparmiare tempo e denaro al vostro reparto marketing!

In quato tempo potrò avere i miei prodotti registrati e certificati?

La durata del processo di registrazione e certificazione può variare sulla base di diversi fattori.

In primo luogo, la numerosità e la complessità nella composizione dei prodotti potrebbe richiedere tempi maggiori di verifica. Inoltre, fino al momento in cui tutta la fase di analisi documentale iniziale non sarà completata, non potremo procedere con la verifica sul campo e con la successiva emissione delle dichiarazioni di conformità.

Non siamo in grado di garantire una durata del processo di certificazione inferiore ai 90 giorni dal momento del ricevimento del pagamento.

Nel caso in cui dobbiate produrre un’etichetta in brevissmo tempo, o abbiate altre esigenze temporali importanti, cercheremo insieme, nei limiti del possibile, di soddisfare i vostri bisogni.

I miei prodotti vengono venduti in tutto il mondo!

Ottimo! Il nostro marchio è utilizzato da migliaia di prodotti di organizzazioni diversi, ed è riconosciuto come principale marchio vegan a livello globale.

Quali possono essere i consumatori interessati a un marchio Vegan?

Sempre più persone sono alla ricerca del marchio vegan sui prodotti che acquistano e sono già molte centinaia le imprese che, in tutto il mondo, hanno già la licenza per utilizzare il nostro marchio.

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La certificazione equivale a una assicurazione dei requisiti?

Purtroppo no. Qualunque certificazione ha dei margini di rischio. Certification Europe Italia applica un severo controllo sulle proprie società clienti, spingendole a un miglioramento continuo ed al severo rispetto dei requisiti di base.

Tuttavia, si prega di notare che assicurare che i prodotti siano conformi ai criteri di registrazione resta compito del richiedente.

L’attività di Certification Europe Italia permette un controllo indipendente, ma non può essere intesa né come un’assicurazione né come un garante del rispetto costante dei requisiti. Pertanto, Certification Europe Itallia rifiuta ogni tipo responsabilità non oggettiva.

I Clienti che intendono garantirsi contro perdite o danni debbono sottoscrivere una apposita polizza di assicurazioni.

Quali sono gli ingredienti non ammessi?

Non sono ammessi a certificazione e registrazione tutti i prodotti che non rispettano il nostro standard.

Tuttavia, non sempre è definibile un prodotto come ammissibile/non ammissibile, perché esso potrebbe avere un’origine conforme allo standard oppure no.

Qui di seguito è riportato un elenco, non esaustivo degli ingredienti di chiara derivazione animale o di quelli a rischio di derivazione animale. Se tra i vostri prodotti alcuni utilizzano questi prodotti potrebbero non essere conformi agli standard oppure potrebbe essere necessario approfondire l’origine che tali ingredienti hanno. Per stilare questo elenco, si è fatto riferimento alla lista di controllo degli ingredienti di origine animale del progetto “Vivere vegan onlus”:

Additivi di derivazione animale:

  • E120 (cocciniglia)
  • E542 (fosfato di ossa edule)
  • E631 (inosinato disodico)
  • E901 (cera d’api, bianca e gialla)
  • E904 (gommalacca)
  • esafosfato mesonositolo di calcio
  • lattosio
  • olio di spermaceti
  • spermaceti

 

Altri prodotti di derivazione animale:

  • Fibre animali (angora, astrakan, cachemire, mohair, lana)
  • Latte animale e derivati del latte (caseina, caseinati, lattati, acido lattico, lattosio)
  • Prodotti delle api (polline, veleno, cera vergine, miele, propoli, pappa reale)
  • Prodotti caseari e derivati del latte (burro, formaggio, siero, yogurt)
  • Prodotti ottenuti direttamente dalla macellazione degli animali (pesce, selvaggina e suoi derivati [es. estratti di carne/pesce e brodi], pollame, carne)
  • Prodotti di animali marini (ambra grigia, capiz, caviale, chitina, corallo, squame di pesce, farina di pesce, colla di pesce, oli di mare e estratti [es. olio di pesce, olio di squalo (squalene), olio di foca, olio di balena], spugne, perle, uova di pesce, carne di foca, molluschi e crostacei, olio di spermaceti, spermaceti, carne di balena)
  • Vari (liquido amniotico, colla di pesce e animale, carminio/acido carminico, minugia, camoscio, cocciniglia, trito di insetti e lumache, fissativi [es. muschio, civet, castoreo], ormoni [es. estrogeni, progesterone, testosterone], avorio, lanolina, olio di mustelide, pergamena, placenta, seta, gommalacca, veleno di serpente, alcune vitamine [es. D3], urea, cartapecora, e qualsiasi elemento trasportatore [la gelatina è spesso utilizzata per trasportare beta-carotene e vitamina D2], sostanze impiegate nella lavorazione di alimenti [lattosio spesso utilizzato per fissare il sapore nelle patatine fritte], o agenti anti-aderenti [spesso utilizzati per evitare che alimenti di confetteria e dolci aderiscano alla confezione]) contenenti o realizzati con sostanze animali di ogni genere.
  • Prodotti derivati dalla macellazione di animali (grassi animali [es. grasso, lardo, sugna, sego], aminoacidi, aspic, ossa, carbone d’ossa/nero animale, farina di ossa, setole, collagene, piumino, sangue secco, derivati degli acidi grassi, piume, pelliccia, gelatina, glicerina/glicerolo, peli, pellame/cuoio [pelle, pelle scamosciata ecc.], farina di zoccolo o corna animale, acido oleico, olio oleoico, oleostearina, pepsina, proteine [es. elastina, cheratina, reticolina], abomaso, cute, stearati, acido stearico, stearina).

 

Ingredienti di possibile derivazione animale:

Lecitine, acido lattico, glicerina, glicerile, glicerolo e tutti gli stearati.

 

Additivi di possibile derivazione animale:

  • E101 (riboflavina, lactoflavina, vitamina B2)
  • E101(a) (riboflavina, riboflavina-5’-fosfato)
  • E153 ([per i prodotti alimentari è consentito soltanto l’uso della versione priva di sostanze animali] carbone nero, carbone vegetale)
  • E161(b) (luteina)
  • E161(g) (cantaxantina)
  • E236 (acido formico)
  • E237 (sodio formiato)
  • E238 (calcio formiato)
  • E270 (acido lattico)
  • E322 (lecitine)
  • E325 (lattato di sodio)
  • E327 (lattato di calcio)
  • E422 (glicerolo [glicerina])
  • E432 (monolaurato di poliossietilensorbitano, polisorbato 20, tra 20)
  • E433 (monooleato di poliossietilensorbitano, polisorbato 80, tra 80)
  • E434 (monopalmitato di poliossietilensorbitano, polisorbato 40, tra 40)
  • E435 (monostearato di poliossietilensorbitano, polisorbato 60, tra 60)
  • E436 (tristearato di poliossietilensorbitano, polisorbato 65, tra 65)
  • E470(a) (sali di sodio, potassio e calcio degli acidi grassi)
  • E470(b) (sali di magnesio degli acidi grassi)
  • E471 (gliceridi degli acidi grassi, monostearati di glicerile, distearati di glicerile)
  • E472(a) (esteri acetici dei gliceridi degli acidi grassi, acetogliceridi, esteri di glicerolo)
  • E472(b) (esteri lattici di monogliceridi e digliceridi degli acidi grassi, gliceridi lattilati, lattogliceridi)
  • E472(c) (esteri citrici di monogliceridi e digliceridi degli acidi grassi)
  • E472(d) (esteri tartarici di monogliceridi e digliceridi degli acidi grassi)
  • E472(e) (esteri metiltartarico e diaceltartarico di gliceridi degli acidi grassi)
  • E472(f) (esteri misti acetici tartarici di monogliceridi e digliceridi degli acidi grassi)
  • E473 (esteri di saccarosio degli acidi grassi)
  • E474 (sucrogliceridi)
  • E475 (esteri poligliceri di acidi grassi)
  • E476 (esteri poligliceri degli acidi grassi policondensati dell’olio castoreo, poliricinoleato di poliglicerolo; esteri di poliglicerolo degli acidi grassi dimerizzati di olio di semi di soia)
  • E477 (esteri del glicol-propilene degli acidi grassi; propano- esteri dell’ 1,2- propandiolo degli acidi grassi)
  • E479(b) (prodotto di reazione dell’olio di semi di soia ossidato termicamente con monogliceridi e digliceridi degli acidi grassi)
  • E481 (stearoile –2-lattilato di sodio)
  • E482 (stearoile –2-lattilato di calcio)
  • E483 (steroile tartrato)
  • E491 (monostearato di sorbitano)
  • E492 (tristearato di sorbitano, pari a 65)
  • E493 (monolaurato di sorbitano, pari a 20)
  • E494 (mono-oleato di sorbitano, pari a 80)
  • E495 (monopalmitato di sorbitano, pari a 40)
  • E570 (acidi grassi [incluso miristico, stearico, palmitico e oleico], stearato butile)
  • E572 (sali di magnesio degli acidi grassi [incluso stearato di magnesio]; stearato di calcio)
  • E585 (lattato ferroso)
  • E627 (guanosina 5′-fosfato disodico, guanilato di sodio, guanilato disodico)
  • E635 (5′-ribonucleotidi di sodio)
  • E640 (glicina e suo sale di sodio)
  • E920 (idrocloruro L-cisteina)
  • E1518 (glicerile mono-, di- e tri-acetato [triacetina])
  • epatonato di calcio
  • fitato di calcio
  • diacetina
  • glicerile
  • leucina
  • monoacetina
  • ossistearina

NB. Se uno o più degli ingredienti dei vostri prodotti compaiono nella check-list dei prodotti a rischio, ma credete che siano comunque vegan e che rispettino in pieno i nostri standard, è necessario che forniate, già in sede di registrazione, delle garanzie appropriate (le domande più frequenti sono relative a lecitina, acido lattico, glicerina / glicerolo / glicerina e stearati.)

 

Come vengono considerati gli aromi naturali?

Spesso, gli aromi utilizzati all’interno delle preparazioni possono contenere ingredienti di origine animale per cui, anche in questo caso, è necessaria la massima attenzione, al fine di garantire al consumatore un prodotto conforme a quanto dichiarato.

Se da un lato, non ci sono problemi per quanto riguarda gli aromi, provenienti da sintesi chimica, alcune necessità di chiarimento potrebbero essere necessarie relativamente alla dicitura “aromi naturali”, che raggruppa tutti gli aromi estratti da ingredienti di origine ‘naturale’, e quindi anche animale.

Inoltre, per quanto riguarda gli aromi, si aggiunge la riluttanza, da parte dei produttori, a fornire indicazioni precise circa l’origine dei propri aromi. Il lavoro che Certification Europe Italia svolge insieme alla Vegan Society, è di andare il più a fondo possibile con l’indagine presso il produttore dell’aroma, al fine di avere una lista degli ingredienti utilizzati per ciascun aroma e per verificarne l’adeguatezza allo standard.

Qualora tale compito si rivelasse impossibile, è necessario di volta in volta valutare le circostanze ed avere almeno una rassicurazione scritta, sotto forma di auto-dichiarazione, da parte del produttore degli aromi comprendente il suo impegno al rispetto dello Standard di registrazione

Perché in alcuni prodotti da voi certificati leggo: “prodotto in uno stabilimento che utilizza anche latte-uova-etc...”?

In effetti, l’etichettatura degli allergeni può portare a confusione e fraintendimento circa la possibilità che alcuni prodotti possano essere classificati come vegani. Va ricordato che, la scelta del legislatore europeo, è quella, in tutti i casi, di privilegiare gli aspetti legati alla sicurezza alimentare.

Al momento, ci sono una quarantina di prodotti per i quali, a determinate condizioni, sussiste l’obbligo di indicazione in etichetta (cerali contenenti glutine, crostacei, uova, pesce, arachidi, soia, frutta a guscio, sedano, senape ed altri ancora).

Ogni qualvolta esiste il rischio di contaminazione, i produttori sono tenuti ad indicare in etichetta la dicitura “può contenere tracce di…” / “prodotto in uno stabilimento che utilizza anche…”.

Vegan Society accetta che alcune contaminazioni accidentali ci possano essere in molti processi produttivi. Insetti e resti di insetti sono spesso presenti in frutta e verdura senza che sia ragionevolmente possibile fare nulla per evitarlo.

Vegan Society e Certification Europe Italia srl permettono che, a determinate condizioni di controllo, sia possibile registrare un prodotto che -ad esempio- reca in etichetta la scritta “può contenere tracce di latte” dopo aver verificato con accuratezza che a tale avviso corrisponde un impegno per mantenere basso il rischio di contaminazione.

Il nostro impegno è quello di lavorare insieme ai produttori, attraverso l’adozione di criteri rigidi ma realistici, al fine di migliorare passo passo i loro standard di produzione e di portarli verso un livello di rischio il più possibile vicino allo zero. (per informazioni: https://www.vegansociety.com/resources/nutrition-and-health/allergen-labelling)

 

Quali sono le norme minime per le fabbriche e gli impianti di produzione dei prodotti certificati?

Quando gli impianti di produzione sono esposti sia ad ingredienti vegani che ad ingredienti non vegani, è necessario porre una grande attenzione ed impegnarsi affinché sia minimizzato il rischio di contaminazione.

I macchinari devono essere puliti con cura dopo ogni ciclo di produzione.

Allo stesso modo, all’interno dello stabilimento produttivo alcune contaminazioni sono possibili, nonostante tutti gli sforzi che vengono richiesti al produttori per dimostrare il loro impegno nella minimizzazione del rischio. Anche la produzione di prodotti vegani e non vegani su linee differenti, sebbene incoraggiata e utile, non può portare il rischio al valore nullo.

Durante le verifiche di controllo, dunque, verrà comunque richiesta l’evidenza che l’organizzazione si impegna con un piano di pulizia dei macchinari al fine di minimizzare il rischio di contaminazione incrociata.

Intendo certificare prodotti provenienti da diversi stabilimenti, li visiterete tutti?

Sì, tutti gli stabilimenti interessati dalla produzione di prodotti certificati dovranno essere visitati dai nostri ispettori.

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